Il posto dove dormiamo ha un ruolo sulla qualità del nostro sonno: rumori, odori, luci e oggetti a vista possono ostacolare un buon riposo. È bene evitare, per quanto possibile, la presenza di luci, rumori, odori intensi in camera da letto. Inoltre, sarebbe bene dormire in un ambiente né troppo caldo né troppo freddo: la temperatura ideale sarebbe tra i 16° e i 18°: d’inverno meglio abbassare la valvola termostatica del termosifone della camera e piuttosto tenersi caldi con una coperta in più. Un altro fattore spesso trascurato è l’avere intorno oggetti che ricordino le attività di veglia (computer, pile di documenti da ordinare, etc): contribuiranno a darci degli input che potrebbero tenerci svegli. Se si soffre d’insonnia è bene stare a letto solo per dormire, non per vedere televisione, studiare, mangiare o altro, ad eccezione dei rapporti sessuali. Questo perché usando il letto solo per dormire aiutiamo il nostro cervello a creare una connessione tra l’essere a letto e il dormire: è il luogo del sonno, non di altro. Sono diverse le sostanze eccitanti che possono avere un impatto negativo sull'addormentamento: sarebbe bene ridurre nicotina, caffeina ed alcol nell'arco della giornata, ed evitare di assumete queste sostanze nelle 3-4 ore prima di coricarsi. In particolare, il caffè e il tè sarebbero da evitare dopo le 16:00. Attenzione anche a sonniferi e alcol! Ci sono diversi tipi di farmaci utilizzati come sonniferi (barbiturici, benzodiazepine e farmaci Z) ma bisogna utilizzarli con cautela e per brevi periodi: oltre al rischio di effetti collaterali, possono causare dipendenza fisica e psicologica e si può avere un peggioramento in caso di sospensione. Parlate sempre con un medico per valutare i pro e i contro della loro assunzione. Alcune persone cercano di conciliare il sonno assumendo alcolici, ma è una scelta da evitare: l’alcool disturba il sonno, lo rende più leggero e frammentato (aumenta la probabilità di risvegli notturni), soprattutto se assunto costantemente. Avere abitudini e orari di sonno regolari e costanti aiuta molto: il nostro corpo e la nostra mente si abitueranno ad una routine e sarà più facile addormentarsi. A questo si collega un punto molto importante: non recuperare il sonno perso con sonnellini pomeridiani o dormendo a lungo la mattina! Meglio alzarsi all'ora stabilita ed andare a dormire solo la sera dopo: la stanchezza ci aiuterà ad addormentarci più facilmente e creeremo più facilmente una routine che ci garantirà un sonno sufficiente e riposante. Nel caso facciate un sonnellino pomeridiano le indicazioni sono di non dormire per più di 30 minuti e di non farlo il tardo pomeriggio o la sera. Il sonno è abbandono e rilassamento: non si può forzare, e sforzarsi può essere controproducente. Meglio andare a letto solo quando si ha sonno, e alzarsi se il sonno non arriva entro 10/15 minuti, altrimenti al letto saranno associate frustrazione e insonnia, e andando a dormire questi pensieri disturberanno l’addormentamento. L’esercizio fisico regolare fa bene alla qualità del sonno, ma è bene evitarlo nelle ore serali, perché ci attiva e ci sveglia. Allo stesso modo è bene non svolgere attività mentali troppo impegnative prima di coricarsi: la mente rimarrebbe troppo stimolata e il sonno tarderebbe ad arrivare. Tra smartphone e computer, siamo continuamente esposti alla “luce blu” degli schermi che di sera fa credere al nostro cervello che sia ancora giorno, inibendo la produzione di melatonina e tenendoci svegli. A questo si può ovviare con occhiali con filtro anti luce blu e/o app che modificano i colori dello schermo in un certo intervallo orario. Ricordiamoci però che con smartphone, tablet e computer facciamo spesso attività che ci tengono svegli o che modificano la percezione del tempo, che siano giochi, lavoro, o post/video in cui "uno tira l'altro", e quindi in caso di insonnia sarebbe bene non utilizzarli l’ora prima di andare a dormire. Gli esercizi di rilassamento non sono creati per favorire l’addormentamento, anzi: vengono praticati per abituare corpo e mente ad abbassare le tensioni durante la veglia, e per questo è sconsigliato il loro uso per dormire. Ma ci possono comunque aiutare: abbassare lo stress durante la giornata con buona probabilità migliorerà il sonno serale. Anche la meditazione o la mindfulness possono aiutare: per quanto non abbiano l’obiettivo del rilassamento tendono a calmare la mente e a portarla sul presente. I rimedi della nonna sono efficaci: bere latte caldo o tisane rilassanti (valeriana, melissa, tiglio…) possono conciliare il sonno, e anche il fare un bagno caldo 1-2 ore prima di andare a letto. Anche il profumo di lavanda può aiutare (ma leggero: ricordate che gli odori forti disturbano il sonno!). Se hai trovato utile questo articolo, condividilo per diffondere le buone pratiche di igene del sonno! Creare l’ambiente adatto
Associare il letto con il sonno
Attenzione alle sostanze che assumi
Costanza e regolarità
Non forzare
Attenzione a cosa facciamo le 2 ore prima!
In conclusione, sarebbe bene fare esercizi di rilassamento o meditazione durante il giorno, ma si possono fare anche 1 o 2 ore prima di coricarsi, non per addormentarsi durante la pratica ma per favorire una tarda serata più tranquilla e che prepari al riposo.